Il progresso in generale é uno degli elementi più importanti dell’umanità. Esso ha guidato e portato l’uomo dalle caverne alla conquista dello spazio. E tutto cio’ grazie alle stimolanti, magiche due parole “andare oltre”. Questa espressione elimina qualsiasi limite, rafforzando la voglia di marciare verso nuovi orizzonti, sempre piu’
lontani, sempre più alti, nella smania incessante di avvicinarsi all’irrangiugibile infinito.
L’andare oltre racchiude il concetto di evoluzione, per la quale e’ stata proposta una gerarchia formata dai seguenti elementi:
dati,
informazione,
conoscenza,
saggezza.
I dati forniscono l’informazione.
La conoscenza é l’applicazione dell’informazione.
La saggezza determina l’uso di questa conoscenza.
La saggezza richiede il discernimento e la valutazione.
Purtroppo la saggezza non e’ raggiunta da tutti, per quello che l’andare oltre non ci porta solo verso risultati positivi, ma, spesso, anzi troppo spesso, verso risultati negativi, portando miglioramenti nei sempre piu’ pericolosi mezzi di distruzione. Le conseguenze sono ovvie! Basta vedere il mondo come va!
Tutti, invece, dovremmo approfondire la fase della saggezza.
Come?
Andando oltre la conoscenza, valutando con sincerità ciò che é giusto, bello, positivo sia con un’analisi obiettiva di qualsiasi situazione, con studi appropriati e precisi, sia con l’ascolto del nostro spirito che propriamente curato con le pratiche della propria religione, guiderà le decisioni verso la giusta via.
Noi siamo fatti di anima e corpo, spirito e materia, la fusione e la cooperazione dei due porta senz’altro al miglioramento fisico e morale.
A proposito di questo vengo automaticamente spinto a riflettere oltre, ovvero alla eterna insoluta domanda:
“cosa avverrà dopo la morte, oltre la vita?”
Non potendo dare una risposta faccio solo una supposizione, che, come tale, potrebbe essere da me stesso smentita in ogni momento.
Comunque, sapendo che siamo fatti di corpo e anima, la morte determina il distacco delle due parti consentendo alla nostra parte materiale un lento disfacimento e alla parte spirituale di riacquistare, se ne e’ degna, la originale naturale identità tornando a far parte del Grande Spirito, che noi cristiani chiamiamo Dio.
Carissimo Cicci, Il tuo “oltre” è la fine della Vita detta “terrena” per poi trovare posto nel Grande Spirito.
La Filosofia della Religione questo ci insegna: é uno stimolo, nel grande spazio del palcoscenico della Vita, a ben agire per sé e per il sociale, come premessa per un dono “futuro”. Grazie per le toccanti parole e riflessioni che ci inviti a considerare, nate dal cuore e dalla mente di un Grande Uomo, Amico.
Sempre grazie ad Ennio, Diana e Manuela per l’occasione del nostro incontro del 2009 e per il tuo splendido e prezioso omaggio della musica di sottofondo della mia home page: That’s what friends are for.
Buon lavoro!
Stefano.
Caro Stefano, ti ringrazio per le splendide parole che hai scritto nel tuo commento riguardo ai miei pensieri. Spero che la saggezza si insedii sempre piu’ nelle nostre menti e nei nostri cuori, Sia Susele che io siamo orgogliosi di avere conosciuto Marzia e te, e felici di avere una reciproca amicizia.
Grazie a te per il contributo e a voi per l’Amicizia. Ogni bene!