ovvero ipersudorazione localizzata. Interessa maggiormente mani (iperidrosi palmare: oltre il 50% delle ghiandole sudoripare sono qui presenti!), ascelle, (se con cattivo odore si configura il quadro della bromidosi, per esaltazione ed alterazione dei germi locali), piedi (idem), volto, nuca, regione lombare, pubo-genitale ed ano-perineale. Bene la depilazione locale, soprattutto delle ascelle, igiene accurata e l’impiego di deodoranti specifici. Per i piedi, massima attenzione ai diabetici, ai lavoratori con scarpe tecniche e chiuse, al calore ed all’umido, alla stazione ortostatica protratta per i rischi di lesioni cutanee, infezioni da germi e funghi e piaghe talora difficili e progressive.
La causa può essere sconosciuta, idiopatica; tipica è quella dei teen-agers ansiosi e dei manager, talora con abito morfologico pletorico od obeso, altre volte è secondaria ad un problema ormonale quale ipertiroidismo e menopausa o è di pertinenza francamente psichiatrica.
Può non essere correlata ad attività fisica, ma piuttosto è genetica e sotto un importante stimolo del sistema adrenergico, come nell’ansia, nello stress e nell’ipertensione arteriosa.
Con circolo vizioso, chi sperimenta questo fenomeno, per il disagio visivo, talora olfattivo per cattivo odore e relazionale, peggiora il problema.
Gli alcoolici, i grassi animali, ed il sale favoriscono la sudorazione, mentre molte spezie, cipolla ed aglio rendono il sudore, come l’alito, veramente sgradevole all’olfatto.
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