martedì , 3 Dicembre 2024

acqua e bevande

argomento complesso, soprattutto in funzione della pubblicità martellante dei media.

Bevanda: nelle attività agonistiche, il problema è diverso, in palestra la bevanda ottimale deve avere queste caratteristiche:

svuotamento gastrico rapido con

temperatura > ai 4-10 °C, “non gelata”, anche se io gradisco di più temperature “ambiente”,

assorbimento intestinale ottimo per l’osmolarità corretta (ipotonica), cioè a concentrazione di sali inferiore a quella del plasma (la componente del sangue privata degli elementi cellulari), poichè le bevande ipertoniche richiamando acqua e sali dal sangue provocano crampi muscolari, diarrea e disidratazione;

ci vuole un apporto di

carboidrati semplici (*) e di minerali adeguato (**), tenendo conto che il glucosio (meglio come maltodestrine), è assorbito più facilmente dalla

presenza di sodio,

palatabilità buona,

capacità dissetante elevata. (fonte: A. Nicolai et Coll., Sport: fisiologia, metabolismo, nutrizione. 2008, S.O.D. di Dietetica e Nutrizione Clinica, AOU Ospedali Riuniti, Ancona, pagg. 108-109).

Questo durante il fitness, dopo bene il latte parzialmente scremato, anche se 1/3 di noi ha problemi di intolleranza e di riflesso gastro-

Edouard Manet – Bar aux Folies Bergère (part.)

colico vivace con evacuazione impellente; bene anche i succhi di frutta (per lascelta leggere sempre le etichette nutrizionali), le spremute meglio se “home-made” o la bevanda di daddy. L’alcool è la scelta peggiore e per tanti motivi e se non si rientra a casa, un buon panino od uno snack ben studiato vanno bene.

Per le acque potabili domestiche, minerali o nelle bevande di comune impiego, anche in palestra, tenendo presente quanto suddetto e quello riportato in idratazione, è regola controllare i dati seguenti (fonte: normativa vigente):

pH: parametro che su scala da 0 a 14 indica se l’acqua è neutra, valore 7, acida se pH < 7 ed alcanina se > 7;

durezza, funzione della presenza di sali di calcio e magnesio; le acque così sono dolci, con °F < 15,  normali con °F tra 16 e 29 o dure con °F > 30;

La zolfara, Renato Guttuso (part.)

residuo fisso: esprime la mineralizzazione dell’acqua, cioè la quantità di sali disciolti come bicarbonati, sodio, potassio, calcio, magnesio, cloro (cloruri <250mg/l.), zolfo (solfati <250 mg/l.). Si determina esponendo l’acqua a 180°C misurando in mg i sali presenti: al disotto di 500 mg si parla di acqua oligominerale. La maggior parte delle acque è oligominerale, ma a noi servono quelle più ricche per le perdite da sudore;

derivati dal cloro provenienti dalla disinfezione ambientale in senso lato, con massimo valore < 50mg/l.;

nitrati (***): provengono da inquinamento ad opera di fognature, allevamenti, industria ed agricoltura; molto solubili e diffusibili, è accettabile un valore < 50mg/l., ma è meglio cercare un prodotto con un valore di molto <);

nitriti (***) ed ammoniaca: come per i nitrati, sono espressione di inquinamento, ma non recente, essendo molecole stabili; i nitriti devono essere < 0.50 mg/l., tossici per bambini e gravide;

fattori indesiderabili, inquinanti e tossici (talora classificati in modo diverso): sono sostanze o molecole che devono essere assenti in una buona acqua o bevanda perchè espressione di inquinamento pluri-fattoriale, talora estremamente dannoso. Fra i primi si segnalano ferro, manganese, zinco, rame, tra i secondi, oli minerali, tensioattivi, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), fenoli industriali e solventi organici, nei tossici arsenico (****), piombo, nichel, cromo, cadmio (maggior inquinante per i crostacei), cianuri, antimonio, selenio, fitofarmaci (pesticidi o anti-parassitari), acquedotti inquinati da vanadio, implicato nella genesi dei tumori tiroidei ad opera dell’attività vulcanica (effetto “vulcanico” sui tumori tiroidei, Etna in primis);

inquinanti ormonali a rischio di interferenza endocrina, come gli estrogeni di provenienza dalle urine femminili, dei quali sono talora evidenti gli effetti nella fauna ittica;

inquinamento batterico: ovviamente assente!

Studiate bene le acque minerali al riguardo, ricordando che noi andiamo in palestra e non a fare la traversata del Sahara. Però per quelli che fanno spinning o walking a manetta…

*) < ai 5 gr.% e comunque mai > 6%.
**) contenere potassio, cloro, sodio e magnesio.
(***) nitriti e nitrati sono indagati per essere responsabili del drammatico > di casi di Alzheimer, diabete mellito e Parkinson per la loro prepotente presenza nei fertilizzanti (fonte: Journal of Alzheimer’s Disease, Vol. 17, 3 luglio 2009).
(****) arsenico: purtroppo presente  in concentrazioni oltre i limiti di cautela in alcuni acquedotti dell’Alto Adige, Lazio, Toscana e Trentino Alto Adige con rischio di sviluppo di neoplasie della cute, del fegato e della colecisti nonchè di malattie cardio-vascolari (fonte: Codacons 2010). Altamente presente nelle sigarette di contrabbando (nota del 2012). Aprile 2013: nell’acqua “potabile” del viterbese concentrazioni altissime di questo elemento, tanto da vietarne l’uso come bevanda e per la cottura degli alimenti: i Comuni sono all’opera.

 

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