la moderna strategia anatomo-funzionale dell’esercizio fisico
prevede che si ottenga la crescita muscolare, sia per il miglioramento delle prestazioni e dell’estetica, ma anche e soprattutto per ottimizzare le funzioni dell’apparato muscolo-tendineo ed articolare, con finalità anche di salute, benessere, favorendo la consapevolezza delle azioni ed il loro controllo, della posizione del proprio corpo nello spazio, della coordinazione motoria, equilibrio e corretta postura nelle varie fasi degli esercizi; a ciò si associa un’adeguata attività respiratoria e cardio-vascolare (utile il cardio-frequenzimetro), stando attenti ai sintomi di stanchezza muscolare distrettuale e fisica in generale (affanno, tachicardia, sete, fatica), nonché alle problematiche psicologiche, tipo equilibrio emotivo, irrequietezza e la grande “nemica”, pessima compagna: la fretta. Aggiungo attenzione ancora ad eventuali dolori articolari, ad un abbigliamento e calzature appropriati, alla idonea idratazione: ciò mi ricorda la frase che ho scritto in “chi sono“, la ricordate?
“…in palestra si va con la testa e non con le scarpe!…” (vignetta orribile, ma forse buffa ed esplicativa…)
Al riguardo, concludo auspicando un’ottimizzazione delle capacità e lo sviluppo di attitudini dedicate con un soddisfacente miglioramento della prestazione. A questi livelli ci troviamo in una situazione simile allo stress con ampia implicazione ormonale e neuro-chimica: > il cortico-trophin- releasing-factor che dall’ipofisi va a comandare le altre strutture endocrine dipendenti, fra le quali le endorfine. Si stimola un > della disponibilità di molecole riducenti, anti radicali liberi. Allenamenti intensi, ripetuti, non controllati da tecnici, ovvero indotti intenzionalmente per ottenere risultati non fisiologicamente accettabili conducono al sovrallenamento: it’s over!
2 commenti
Pingback: Giuseppe Ciancaglini: attività sportiva non agonistica ed esami di laboratorio. « daddydoctorgym.com
Pingback: cortisolo « daddydoctorgym.com