giovedì , 21 Novembre 2024

solforafano

o sulforafano. Anti-ossidante del gruppo degli isotiocianati, contenuto nelle crucifere, soprattutto nei germogli di broccolo, noto dal 1992.

Ad azione anti-diabetica, anti-microbica soprattutto nelle infezioni gastriche da Helicobacter pylori (1), rilevata nel cancro gastrico in percentuale al momento non definita, ma piuttosto alta, ed anti-neoplastica: con il glutatione ed il selenio evita alterazioni del DNA

Testut e Jacob, 1906 - ghiandola mammaria dx sup.le femminile

potenzialmente evolventi in senso canceroso, soprattutto per i tumori del colon e della mammella.

Rx grossolane metastasi in mastectomia sin. Aortosclerosi, relaxatio diaframm. sin.

Il solforafano dei broccoli è l’isotiocianato più noto come chemiopreventivo. E’ formato da un precursore di glucosinolati, per idrolisi enzimatica seguita da spontaneo riarrangiamento tipo Lossen (reazione biochimica fra esteri e gruppi carbossilici). L’enzima coinvolto mirosinasi viene inattivato dal riscaldamento e quindi dalla cottura, soprattutto protratta,, ma lo si ottiene anche dai batteri intestinali, in modo che il broccolo trattato può mantenere almeno una parte del suo potenziale salutare. Fra parentesi, crudo e sminuzzato “in pinzimonio” con scorzette di arancia o pompelmo rosa, è gradevole, ma con olio extra-vergine di oliva.

Il solforafano ha dimostrato attività chemiopreventiva, come altri fitonutrienti: gli antociani dalle bacche, procianidine dai semi d’uva, fitoestrogeni dalla soia, epigallocatechinagallato dal tè, la curcumina dalla curcuma ed il resveratrolo dal vino. Questi composti possono modulare l’espressione dei geni coinvolti nella regolazione della proliferazione cellulare, la differenziazione e l’apoptosi (suicidio della cellula), oltre alla soppressione di metastasi e l’angiogenesi. La prova di attività clinica basata sul monitoraggio dei biomarcatori è stata riportata per alcuni di questi composti, con particolare riguardo al cancro del colon.
Nel 2010, due studiosi, i Proff. G. Appendino dell’Università di Novara e A. Bardelli dell’IFOM (Fondazione Istituto Firc di Oncologia Molecolare) di Milano, hanno pubblicato uno studio su Molecular Cancer dove i broccoli, come tutte le crucifere, con il loro isotiocianato prezioso, il solforafano appunto, possono avere un ruolo protettivo nelle fasi inziali del cancro prostatico (fonte).

Testut e Jacob, 1908 - rapporti post. dello stomaco

(1) un ricordo di metà anni ’70, all’Università di Roma: si impiegavano fiale i.m. di un derivato delle crucifere per le patologie ulcerose dello stomaco e del duodeno!

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