ormone prodotto dalla ghiandola cerebrale pineale o epifisi, derivato dal neurotrasmettitore serotonina, increto solo di notte, presente anche nell’ipotalamo, conosciuto da molto tempo e presente in ogni forma organica del mondo
vegetale ed animale, mono- o pluricellulata (fonte: Hardeland R. et Coll. Melatonin. Int. J. Biochem. Cell Biol., 2006 March; 38(3): 313-316).
Questa molecola regola la cosiddetta “armonia ormonale”, funzione del preciso funzionamento dell’orologio biologico che coordina tutti i ritmi dell’essere, circadiani e stagionali, modulando l’attività di tanti altri ormoni, la termogenesi, la risposta immunitaria ed il metabolismo.
E’ altresì l’ormone antagonista degli ormoni gonadotropi ipofisari, che inducono lo sviluppo sessuale nella pubertà e regolano il ciclo mestruale: la melatonina è infatti elevata nell’età prepuberale e diminuisce con il suo inizio.
Regola il ritmo sonno-veglia, e non solo, in opposizione all’effetto di “veglia” del cortisolo, ormone dello stress, presenta un picco massimo nella prima infanzia ed in fase pre-puberale e quindi cala progressivamente con l’età: è anche l’”orologio dell’invecchiamento” ed è per questo che gli anziani dormono meno dei giovani (fonte: Brzezinskj A. et Coll. Sleep Med. Rev., 2005 Febr., 9(1): 41-50); provoca altresì < della temperatura del corpo, per dilatazione dei vasi periferici con perdita di calore, favorendo l’addormentamento (fonte: Cagnacci A. et Coll. Melatonin… Clin. Endocrinol. Metab. 1992; 75: 447-452).
E’ un anti-ossidante per le cellule cerebrali, influenza il ritmo cardiaco, come suddetto.
Le fonti alimentari sono, con consiglio di consumo alla sera, l’avena cotta a bassa temperatura, il riso integrale, il mais, quindi le banane ed i pomodori (da considerare frutti). E’ presente nel latte materno.
L’assorbimento è favorito da una contemporanea assunzione di calcio. Il dosaggio medio equilibrato per un ristabilimento ormonale del sonno è di 3 mg tra le h. 01.00 e le h. 04.00 per os, la via sublinguale è bocciata dal mio grande Amico ed esperto Pierpaolo, orario di massima produzione endogena, con calo all’alba: inibizione fotoindotta, così come nel primo decennio del 2000 è stato osservato per chi lavora di sera, notte al computer: la luce dello schermo colpisce la retina che riduce la produzione di melatonina.
La sua < è responsabile del fenomeno del jet-lag, dei turnisti, nello stress, da alcool, caffeina e fumo di sigaretta, nel periodo intorno alla menopausa, nella sindrome da apnea notturna o simili, da farmaci come alcuni anti-ipertensivi, anti-infiammatori, ansiolitici (benzodiazepine), nelle turbe dell’assunzione del cibo (comportamento alimentare) (fonte: Goel N. et Coll. Circadian rythm profiles in women with… J. Biol. Rythms, 2009, 24, 85). Questo ormone sembra verosimilmente implicato nel DAS o disturbo
da adattamento stagionale (guarda la fonte dell’OHSU, se vuoi); già Ippocrate (Coo o Kos, isola dell’Egeo orientale, 460 a.C. – Larissa, Grecia centro-orientale 377 (?) aveva notato e descritto 2.400 anni fa un mutare del tono dell’umore nel cambiamento delle stagioni.
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