martedì , 3 Dicembre 2024

emocromo o esame emocromocitometrico

permette di conoscere lo stato di funzionalità del midollo osseo, sede produttrice degli elementi cellulari: globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.

Vediamo i dati da conoscere:

globuli bianchi (leucociti): sono i nostri difensori contro le infezioni ed altre minacce, prodotti dal midollo osseo.

Sono di 5 tipi: neutrofili, linfociti, monociti, eosinofili e basofili, descritti come sotto-popolazioni nella “formula leucocitaria”: ognuno ha una funzione precipua ed è importante che il loro numero e la loro percentuale siano nella norma.

>: leucocitosi: da capire nella formula quale elemento è > ed in quale %:
infezioni acute localizzate: polmonite, meningite, tonsillite, ascesso ecc.;
infezioni acute generalizzate: setticemia, colera, febbre acuta da malattia reumatica ecc.;
necrosi di tessuti: infarto miocardico acuto, necrosi cellulari dei tumori, ustione, gangrena, necrosi batterica;
intossicazioni metaboliche: uremia, shock, gozzo acuto, eclampsia (male epilettico come complicanza di una gestosi),
farmaci (adrenalina o epinefrina, prodotti proteici in vaccini, oggi rarissimi), veleni (ragno vedova nera) e prodotti chimici (mercurio);
emolisi acuta, emorragia acuta, leucemie;
condizioni fisiologiche: esercizio fisico protratto (!), stress emotivo, parto, ciclo mestruale.

<: leucopenia: da capire nella formula quale elemento è < ed in quale %:
infezioni batteriche: tipo quelle gravi e disseminate, setticemie, TBC miliare, tifo e paratifo, brucellosi, tularemia;

Rx TBC polmonare in fase acuta

infezioni virali: mononucleosi infettiva, epatite, influenza, rosolia, morbillo, psittacosi (Clamidia trasmessa dalle feci di uccelli, soprattutto pappagalli e piccioni); rickettsiosi, malaria, shock anafilattico, cachessia, lupus, grave trauma renale;
farmaci ed agenti chimici: terapia citostatica, sulfamidici, antibiotici, analgesici, arsenicali, anti-tiroidei;
radiazioni ionizzanti;
varie malattie del sangue tipo anemia perniciosa ed aplastica, ipersplenismo (iperattività di captazione dei globuli bianchi, ma non solo, da parte della milza), malattie ereditarie;

Rx leucemia linfatica cronica riacutizzata polmonare bilat. (> a sin)

artefatto della conta automatica dei bianchi, se fragili per chemioterapia, farmaci immuno-soppressori, leucemia linfocitica.

neutrofili: rappresentano la classe più numerosa e ci difendono per lo più da infezioni batteriche.
>: neutrofilia: per le infezioni, i batteri sono di solito in prima linea, TBC miliare e meningea, malaria, alcune infezioni da funghi (miceti) e parassiti;
artrite reumatoide, gotta, infarto del miocardio, pancreatite acuta, ustioni, emorragie acute, vaccinazioni e terapia cortisonica in particolari casi;
gravidanza, talora pillola anti-concezionale, neonati fino ad alcuni mesi;

< : neutropenia o granulocitopenia: cause ereditarie, si può associare ad anemia e piastrinopenia come nelle splenomegalie e nella cirrosi epatica; post-partum, da antibioticoterapia in fase precoce, lupus, agranulocitosi soprattutto da terapia citostatica, tenendo conto che qualsiasi farmaco potrebbe provocarla, terapia cortisonica ed immuno-soppressiva in particolari casi, epatiti croniche e cirrosi epatica.

linfociti: includono diversi sottotipi: i principali sono i linfociti B, T e Natural Killer con funzioni diverse.
Molto, ma molto a grandi linee, riferisco alcuni dati.
I linfociti B (di origine dal midollo osseo “Bone”), attivati a plasmacellule, producono anticorpi (immunità umorale) da ascrivere in 5 classi di immuno-globuline definite A, G, E, M e D, elementi importanti nella difesa dell’organismo dalle infezioni; i linfociti T (di origine dal Timo) realizzano molecole importanti per la difesa dalle infezioni, soprattutto da virus e riconoscono particolarmente complessi proteici e cellule estranee (immunità cellulare), svolgendo un compito basilare nella difesa dell’organismo per le problematiche con i tumori ed i rigetti nel campo dei trapianti d’organo e tessuti.
Anche le cellule Natural Killer (NK) riconoscono i “nemici” come i linfociti T e tentano di distruggerli in modo non sempre “mirato”. Mi si perdonino queste poco tecniche definizioni, ma è solo per dare qualche informazione e stimolare curiosità su articoli scientifici dedicati. Chissà mai che leggendo… la serendipity!

>: linfocitosi: per le infezioni, i virus sono di solito i protagonisti: pertosse, mononucleosi infettiva, epatite virale, parotite (orecchioni);
TBC cronica, convalescenza da infezione acuta, talora nella tireotossicosi, leucemia linfatica, post-splenectomia;

<: linfopenia o linfocitopenia: radioterapia, terapia cortisonica protratta, metastasi ossee diffuse (con anemia e piastrinopenia), polmoniti, infarto del miocardio, da perdita esterna di linfa per traumi o chirurgia del collo, versamento in addome (ascite chilosa), AIDS e farmaci immuno-soppressori;

monociti: sono “scavengers”, cioè spazzini, fagociti, poiché inglobano e distruggono prodotti biochimici e micro-organismi potenzialmente dannosi. Provengono dal midollo osseo e migrano negli organi e tessuti bersaglio, > di volume e capacità funzionali, diventando macrofagi, con nomi peculiari a seconda della sede: istiociti e cellule epiteliodi nella cute, osteoclasti del tessuto osseo, cellule di Kuppfer nel fegato e reticolo-endoteliali della milza, microglia nel cervello, macrofagi alveolari nel polmone, nel tessuto adiposo

> monocitosi: leucemia monocitica ed altre, policitemia, morbo di Hodgkin, malaria tripanosomiasi, tifo, sifilide (lue), endocardite batterica subacuta, malattie infiammatorie croniche intestinali, lupus, artrite reumatoide;
<: monocitopenia, rara, di solito per deficit di produzione del midollo osseo, accompagna spesso i casi di leucopenia.

eosinofili: intervengono nelle reazioni allergiche.
> eosinofilia: malattie allergiche tipo asma bronchiale, febbre da fieno, orticaria, vasculite, farmaci, ecc., ricorrenza familiare,
infestazioni da parassiti: echinococcosi, trichinosi, filaria, toxoplasmosi, cisticercosi, ascaridosi, teniasi,
scabbia, malaria,
alcune malattie infettive: scarlattina, eritema multiforme,
dermatologia: pemfigo, dermatite erpetiforme, psoriasi,
malattie del sangue e neoplastiche: leucemia mieloide cronica, anemia perniciosa, policitemia, morbo di Hodgkin, dopo splenectomia, cancro dell’ovaio, melanoma, carcinosi peritoneale, invasione tumorale ossea,
malattie infiammatorie croniche intestinali, TBC, dopo radio-terapia, farmaci beta-bloccanti, stress, dialisi

daddy 1967: rischio radiazioni

peritoneale, avvelenamento da fosforo e morso della vedova nera;

< eosinopenia: stress acuto, adrenalina, cortisone (?), in corso di severa neutrofilia, a metà circa del ciclo mestruale, epilessia gravidica (eclampsia);

basofili: sono i leucociti meno numerosi, piccoli ed appartengono al mondo della risposta infiammatoria in senso generale, producendo istamina ad azione vasodilatatoria ed eparina a funzione anti-coagulante.
> basofilofilia: grave ipotiroidismo, reazione da ipersensibilità a farmaci, inalanti ed alimenti, post-splenectomia, sindrome influenzale, alcune leucemie ed anemie, morbo di Hodgkin, epatite, morbillo, pertosse (tosse convulsa);
< basofilopenia: stress, gravidanza, ipertiroidismo, terapia con estrogeni, glucocorticoidi, dopo radio-terapia e terapia citostatica.

globuli rossi: rappresentano i veicoli per il trasporto dell’emoglobina, molecola in grado di trasportare l’ossigeno ai tessuti captando quindi la CO2 per condurla nel sangue polmonare per una sua parziale eliminazione con l’espirazione.
La milza è l’organo deputato a distruggere gli eritrociti invecchiati dopo circa 120 gg. di attività.
>: policitemia: cioè > del numero delle cellule del sangue, quindi anche dei globuli bianchi e delle piastrine; sinonimi talora non proprio corretti sono
eritrocitosi e poliglobulia che indicano in realtà solo l’> del n° dei globuli rossi;
policitemia vera: (morbo di Vaquez) malattia primitiva, idiopatica della cellula staminale “madre” del midollo rosso con iperproduzione di globuli rossi, bianchi e piastrine;
policitemia secondaria: per deficit di apporto di ossigeno ai tessuti: soggiorno protratto od abituale ad alte quote (negli atleti con gare in città ad elevata altitudine, necessario l’adattamento funzionale dell’organismo),
deficit respiratorio cronico ad ogni età per varie affezioni, patologie cardio-vascolari congenite, tipo “morbo blu” e fistole (shunts) di sangue anomali ed acquisite,
da iper-produzione (o abuso!), di eritropoietina, patologie dell’emoglobina, anemie;
policitemia relativa: per perdita della componente plasmatica del sangue come avviene nelle varie situazioni di disidratazione (vomito, diarrea, diuretici, ustioni, iperventilazione, febbre alta protratta, fistole intestino-cutanee “alte” ed altro) o nei casi di impossibilità ad ingerire alimenti e liquidi (digiuno volontario o indotto, tumori, persone non autonome dai bimbi agli handicappati agli anziani soli), disidratazione ed ancora nelle terapie endovenose con bilancio negativo; si associa un ematocrito alto.

< del n° dei globuli rossi o anemia: si associa ad un ematocrito basso. Il capitolo è troppo complesso ed ampio per poterlo qui ben inquadrare, e da me!
Comunque il chirurgo si trova spesso a doversi confrontare con il Paziente anemico. Le cause di maggior pertinenza al riguardo sono:
emorragie acute esterne da vari traumi con lesioni vascolari, ematemesi (vomito con sangue), melena (feci di color nero, picee, per sangue ossidato di provenienza digestiva alta e poltacee (consistenza molliccia): esofago, stomaco, duodeno), enterorragia, colorragia, rettorragia, anorragia, ematuria (perdita di sangue con le urine) massiva, emorragie uterine (metrorragie), epistassi (emorragie dal naso): quest’ultima può dar origine a falsa ematemesi e falsa melena per il passaggio del sangue deglutito nello stomaco e poi rispettivamente vomitato o defecato;
emorragie acute interne gastro-intestinali, (ulcere spontanee o da farmaci, neoplasie, infiammazioni, angiodisplasie, corpi estranei), nella cavità pleurica e peritoneale (traumi e neoplasie),
emorragie croniche gastro-intestinali dall’esofago all’ano, per patologie prevalentemente neoplastiche, polipose, ulcerative od anche infiammatorie croniche,
anemia cronica da iperfunzione della milza, spesso aumentata di volume (splenomegalia), con necessità talora della sua asportazione (splenectomia), infezioni chirurgiche con Clostridi anaerobi.

E’ qui che il coinvolgimento fattivo con i Colleghi del Centro Trasfusionale e la diagnostica del caso, in urgenza od anche in differita, creano la possibilità di ben assistere chi vive questo problema, talora drammatico, della perdita di sangue!
Ciao Amico donatore, e tu, prossimo donatore! Grazie per questo preziosissimo ruolo!

volume globulare (corpuscolare) medio (VGM o MCV): rappresenta il volume medio dei globuli rossi. Un midollo che funziona bene produce globuli rossi uniformi per forma e dimensioni. In condizioni patologiche si determina un aumento (macrocitosi) delle dimensioni o una loro riduzione (microcitosi).

>: macrocitosi: deficit di Vit. B12 (anemia perniciosa o di Addison-Biermer) più evidente di quella da acido folico, fumo, cirrosi epatica, alcoolismo, molte delle cause della policitemia, ipotiroidismo;
<: microcitosi: in molte anemie congenite ed acquisite, ma la più frequente per il chirurgo è quella da perdita cronica di ferro e sideremia.

contenuto medio di emoglobina (MHC): fornisce il dato della “cromia”, la “colorazione” dei globuli rossi in funzione della quantità di emoglobina (Hb) normale, normocromia, deficitaria, ipocromia, in eccesso, ipercromia.
>: ipercromia: tipica delle anemie, la più frequente quella detta perniciosa o di Biermer-Addison o megaloblastica, e poi da carenza di acido folico nella cirrosi epatica, gravidanza, sprue tropicale;
<: ipocromia: carenza di ferro nella dieta, perdita dello stesso attraverso varie vie anatomiche, vedi anemia, impossibilità ad assimilare il metallo nella dieta, malattie congenite.

emoglobina (Hb): la quantità di Hb espressa in gr./dl, ma nulla sulla qualità dei globuli rossi. E’ il primo dato che indica una situazione di normalità o di patologia.

ematocrito: rappresenta il rapporto tra la parte “corpuscolata” globuli bianchi, globuli rossi, piastrine e la parte liquida del sangue. La riduzione si accompagna ai quadri di anemia, un aumento dell’ematocrito si correla ad un incremento della viscosità ematica.
>: vedi policitemia relativa, dove la disidratazione è di primaria importanza, digiuno, diabete mellito da compensare, alcoolismo, peritonite;
<: nell’anemia e nelle iper-idratazioni dove si deve far conto sempre della quantità di urine emesse (diuresi giornaliera).

 

piastrine: il numero delle piastrine è un dato importante, perchè queste piccole particelle circolanti nel sangue, di forma e volume disomogenei, molto variabili, rappresentano, con la loro aggregazione, la prima fase della coagulazione con la formazione del “trombo bianco”, senza ancora la partecipazione della fibrina e dei globuli rossi, formanti il “trombo rosso”.
>: piastrinosi o trombocitosi: la forma primaria dipende dalla policitemia vera, le altre: per il chirurgo è post-splenectomia e da traumi, per l’atleta è l’esercizio fisico protratto ed intenso; parto, terapie con Vit.B12 e folati, deficit di ferro.
<: piastrinopenia o trombocitopenia: molte problematiche mediche e virali, da morbillo in primis, nel 2013 in Gran Bretagna soprattutto, nei Rom e negli Extra-comunitar; ed ancora deficit di Vit.B12 ed acido folico.

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