sabato , 23 Novembre 2024

Programma di operatività sanitaria ospedaliera

Amici cari, è questa una proposta di programma di operatività del Personale Sanitario in ambito ospedaliero che avevo abbozzato al momento del mio pensionamento, quando ormai avevo creato questo blog. Gradirei che chi ne fosse interessato, Colleghi, Biologi, Personale sanitario infermieristico, Ausiliari, Amici, Tecnici, collabori ad un suo ampliamento e perfezionamento, aggiungendo opportunità o sfrondando passaggi al riguardo. Si possono lasciare personali proposte o riflessioni scrivendo sui “commenti” a piede d’articolo. Volendo, potreste anche passare il link dell’articolo a chi pensate possa gradirlo: https://www.daddydoctorgym.com/medicina/programma-di-o…ia-ospedaliera-5929.html.
Condivideremo insieme questo percorso delicato che non è certamente una novità poichè esistono precisi input al riguardo in letteratura, nel nostro cuore, nel nostro cervello e nel nostro comportamento quotidiano e programmato, ma un rinfrescare insieme questo percorso è sicuramente utile per noi, per il Gruppo e per l’Utenza.
Grazie di cuore anticipatamente a chi vorrà contribuire a questo proposito, daddydoctor (senza gym!).

Unità Operativa di ………., Ospedale Civile di ……….

Proposta di programma di operatività del Personale Sanitario in ambito ospedaliero:
fare ciò che é utile: efficacia teorica, linee guida e percorsi diagnostico-terapeutici omogenei e condivisi,
secondo scienza e coscienza: formazione ed informazione professionale secondo i suoi fondamenti, rappresentati dal:
– sapere: lo studio specifico, tecnico, diligente, cioè apprendimento consapevole,
– saper fare: la perizia nel proprio ambito professionale nell’affrontare e portare a buon fine (problem solving) anche nella compilazione di schede, reports e cartelle, frutto dell’esperienza non solo teorica, ma anche pratica: il know how (“sapere come”, conoscenza) con termine ormai in uso quotidiano,
– saper essere: la professionalità e la modestia attraverso abilità e capacità nel relazionarsi con gli altri: è una sorta di empatia socio-professionale vincente, se applicata (Daniel Goleman, il padre dell’intelligenza emotiva, insegna),
– saper far fare: istruire il Paziente ed il cittadino (educazione sanitaria) e gli altri professionisti sanitari: è l’informazione ed il tutoring, ricordando che spesso siamo di converso anche allievi, a seconda delle situazioni, e sempre con diligenza (da diligo, amore ed anche attenzione, cura, scrupolo intelligente),
– saper continuare ad informarsi: perchè il dover sapere è compito professionale e di coscienza, con aggiornamento scientifico, tecnico, tecnologico e manuale, qui per aumentare la perizia,
nel modo migliore: efficacia pratica, con lo scambio e la discussione di competenze ed esperienze, audit clinici,
con il minor costo: efficienza, per la congruità e coerenza dei costi-benefici nell’ottica di managerialità anche in campo amministrativo,
a chi: accessibilità, e soltanto a chi
ne ha veramente bisogno: selezione ed appropriatezza,
facendo fare le cure a chi é in grado di farle: competenza e perizia,
ottenendo i risultati ritenuti migliori: gratificazione personale ma anche di team e soddisfazione percepita dal Paziente e dai Familiari (customer satisfaction) sulla qualità della prestazione,
con rispetto ed empatia: attenzione e comprensione, sempre, delle ansie e dei disagi provocati dalla malattia al primo attore, il Paziente e quindi al nucleo familiare che lo circonda,
umile, consapevole e programmatica analisi delle reazioni avverse e degli eventi sentinella che purtroppo fanno parte delle attività umane, il risk management.

Un’assistenza ben organizzata si può rappresentare con l’immagine di un “mosaico” nel quale tutte le tessere dell’incastro sono al posto giusto e nel quale la gestione del rischio (risk management) attraverso le norme della sicurezza, la qualità del servizio prodotto con attenzione al rapporto costo-beneficio e la gestione sanitaria (governo clinico o clinical governance) rappresentano la scena nella quale l’assistenza stessa si svolge.

La Medicina basata sull’evidenza, ovvero sulle prove di efficacia (E.B.M.: Evidence Based Medicine) può essere definita come “l’uso consapevole, esplicito e giudizioso delle migliori prove di efficacia disponibili per prendere decisioni sulla cura dei singoli Pazienti”.
La qualità dell’assistenza sanitaria e la frequenza con cui si compiono interventi sanitari di dimostrata efficacia, più utili che dannosi, e con cui si evitano interventi di converso più dannosi che utili, è nella consapevolezza che ogni caso clinico sia sempre e comunque un “mondo a parte” in un’esperienza generale e specifica però, di grandi numeri (epidemiologia e statistica sanitaria).
Da qui il significato di valore: l”uso adeguato delle risorse dedicate dalla collettività alla Sanità secondo criteri di appropriatezza ed efficienza per fornire servizi di elevata qualità garantendo ai cittadini l’accesso e l’equità. In sostanza esso rappresenta la migliore risposta organizzata ai giusti bisogni delle persone” (fonte 1).

La professionalità sanitaria attuale è mutata, perchè lo è anche lo scenario in cui si opera; la realtà di oggi è complessa, in continuo divenire, articolata e talora foriera di dubbi, incertezze e disagi; c’è un costante aumento di richiesta di salute, di risultati eroici, di proposte di terapie innovative e miracolose spesso purtroppo false ed inaffidabili. A ciò si associa l’aumento della durata della vita a scapito però della necessità di affrontare casi pluripatologici in “organismi fragili”, in labile compenso, dipendenti da persone e strutture familiari o sociali. L’industria farmaceutica  preme per aver un riconoscimento dei propri sforzi economici e di ricerca, mentre sempre più fiorente è il mercato delle terapie alternative, allopatiche, di sensitivi e guaritori, di strane molecole portentose… strade sbagliate e pericolosamente fuorvianti (ricordo la “dieta terapeutica” che ha ritardato l’atto chirurgico del grande Steve Jobs!).

Comunque, e chiedo perdono per la divagazione, la Salute non ha prezzo, è vero, però tutti i servizi hanno un costo, anche in questo campo delicato, e qualcuno, cioè ognuno di noi, deve comunque pagarlo: ed il vero risparmio, anche in campo sanitario, è la buona gestione delle risorse disponibili, il budget.

Un’ultima cosa. Non si parla mai di soddisfazione del Personale che presta la propria opera, sanitary staff satisfaction (?), chiamiamola così.
Si dovrebbe operare in strutture logisticamente moderne ed idonee, servizi igienici e stanze di ricovero in primis (!) in sicurezza per la legge 626 ed aggiornamenti, con la tecnologia adeguata alla tipologia di prestazione potenziale e quindi offerta e con i percorsi idonei, visto che
il compito dell’Ospedale è quello di erogare salute.

Accanto a ciò, condivisione di percorsi ed obiettivi con chi è preposto al riguardo fornendo informazioni precise, per la dignità dovuta (si presume) intesa come rispetto per se stessi e per gli altri.
Ma nella mia esperienza, solo molti anni fa ho percepito il cosiddetto “gioco di squadra“, con pedine “umane” preziose, ognuno per la propria competenza, che si muovevanoo volentieri in un ambito lavorativo di efficacia, efficienza e qualità. E con ciò parlo della considerazione, termine vetusto, non anglo-sassone nè frequente nel vocabolario del moderno management, che nella propria accezione comprende attenzione, stima, interesse, ponderazione, forse affetto.

Ma il tempo è passato e qui parliamo di gestione sanitaria politicamente ed economicamente impostata, un altro mondo al quale ora fattivamente non partecipo.

Ma sono comunque con voi con l’affetto e la gratitudine antica che ben considero, e buon lavoro.

stefano graziani

Fonte 1) Dr. Maurizio Dal Maso

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9 commenti

  1. Valerio Flacco

    sei bravissimo. complimenti , tutto okkkkkei ! ciao valerio. (il 30.01.2011).
    Grazie Valerio (Primario Pediatra), sostegno prezioso. A presto, daddydoctor

  2. Elvia Martelli

    Elvia Martelli
    Caro dott. Graziani, ti ringrazio per avermi segnalato e fatto partecipe della tua nuova attività, che riassume in un insieme eterogeneo i tuoi interessi, le tue curiosità, ma anche i tuo vari e nobili ‘impegni’ nel sociale-familiare, che rispecchiano, come fa una statua per l’autore, la tua eccezionale bontà d’animo, l’attenzione per i bisogni dei malati o di chi chiede aiuto, la spinta nel condividere la tua esperienza nella comunità e la voglia sempre rinnovata di ‘mettersi in gioco’.
    Ho apprezzato molto il materiale che hai con cura ‘formato’, installato in rete, pronto per essere condiviso da molti. Cercherò di essere una lettrice fedele del tuo sito, per quanto ciò mi sarà possibile.
    A presto. Un abbraccio. Elvia

    Daddy risponde. Cara Elvia (Caposala U.O. Oncologia – Lanciano, Primario Dr. Antonelli Nuzzo), grazie per le belle parole che mi hai inviato, dietro le quali si percepisce affetto e stima che ricambio con un velo, forse un gran velo, di commozione autentica. A presto ed alla prossima, buon tutto, daddydoctorgym – stefano graziani.
    P.S.: l’affetto è come la tosse: quando c’è, si sente…

  3. Carrissimo dott. Graziani mi faccio portavoce della simpatia e della gratitudine di tutti noi volontari ospedalieri di Lanciano che da molti anni godiamo della sua collaborazione e della sua vicinanza affettiva e fattiva. Siamo tutti molto contenti di poter frequentemente leggere il suo spazio web così simpatico, ma soprattutto così interessante.
    Approfittiamo di questa comunicazione per invitarla, anche questo anno, al nostro corso AVO magari per cogliere l’occasione per approfondire le sue argomentazioni sulla operatività del Personale Sanitario. Con tanti ringraziamenti, i volontari AVO Lanciano

    • Gentile Sig.ra Laura, Amiche/Amici cari dell’AVO. Grazie per gli apprezzamenti espressi: sarò lieto ed onorato di continuare a condividere con voi problematiche di assistenza ospedaliera. Certamente organizzeremo un incontro. Intanto buon lavoro a Voi ed anche a me! Con affetto stefano graziani-daddy doctor

  4. 7 marzo 2011 alle 07.43
    Carissimo Dr. Graziani, non nascondo che è un bel lavoro, utile agli operatori sanitari e ai cittadini.
    La mail la giro ai vari indirizzi.
    Grazie Franco Giancristofaro

  5. Amico carissimo, quando puoi/vuoi, un tuo commento. Buon lavoro “istituzionale” a te e ad Annamaria.

  6. Caro Daddy,
    ho visto con piacere il tuo blog. Essendo poco pratica di internet ho dato
    un’occhiata generale e mi complimento per la tua creatura.Le tematiche trattate
    sono interessanti e meritano un’ attenta lettura. Carina anche la grafica e
    l’idea di base del blog. Bravo bravo bravo !!!!!
    Ciao Doc…e continua così !!!

  7. Grazie Silvana per l’apprezzamento. Buon lavoro con affetto e stima.

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