procedimento che avviene nelle cellule del fegato e dei muscoli, sedi dove la captazione del G. circolante consente la formazione del suo polimero, il glicogeno (G.n.) con le singole molecole di zucchero unite fra loro linearmente da legami glucosidici alfa-1,4; nelle zone di ramificazione o dicotomia, i legami sono alfa-1.6.
In realtà la molecola di G. non è pura e semplice nell’immagazzinamento, ma si presenta come un complesso fra G. ed uridin difosfato inserito nel G.n. grazie all’enzima glicogeno sintetasi, reazione concessa dall’insulina (ormone ipoglicemizzante) che invece inibisce la glicogeno fosforilasi. Il glicogeno, ormone anatagonista dell’insulina è quindi iperglicemizzante e favorisce la glicogeno fosforilasi, inibendo quella sintetasi. L’adrenalina ha un compito sinergico con quello del glucagone ma ha un effetto più intenso e più rapido.
La caffeina ad alte dosi, pari ad 8 mg/Kg di peso corporeo, combinata all’introito di carboidrati pari a 4 gr./Kg p.c. nelle prima 4 ore post-endurance, e quindi non parliamo del nostro fitness di palestra, ma di sport di resistenza protratta, migliora in modo significativamente importante la glicogenosintesi (fonte: Pedersen D.J. et Coll. High rates of muscle glycogen resynthesis afetr exhaustive exercise when carbohydrate is coingested with caffeine. J. Appl. Physiol. 2008; 105: 7-13).
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