Le fonti bibliografiche di questo sito sono
le Società Italiane e Mondiali Scientifiche specifiche per l’argomento trattato,
gli studi di Coloro che si dedicano onestamente al sapere ed alla divulgazione delle applicazioni e dei risultati ottenuti, personali e di équipe,
gli Istituti di Statistica,
le schede tecniche e le etichette nutrizionali,
ed in più
gli insegnamenti di tutor e trainer di palestra e
l’esperienza modesta, ma diretta di chi scrive.
Stefano Graziani, “daddydoctorgym”.
Desidero ancora sottolineare che ciò che è contenuto in questo mio grande “web-tank” non ha assolutamente valore di legge, prescrizione o regola.
I suggerimenti, talora intensamente proposti con il significato del mio personale “buon consiglio”, hanno per scopo
l’ informazione culturale e vanno condivisi, almeno per il versante medico-sanitario, con il proprio Medico di Medicina Generale e con il nucleo familiare.Per quanto concerne i siti consigliati da Google Adsense che costellano i miei articoli, nonostante una buona e spero accurata “sfrondatura”, ho cercato di eliminare quelli equivoci, ma molti sono sicuramente impropri, altri divertenti, alcuni utili, parecchi no, e chiedo scusa se disturbano. Questa è comunque l’unica potenziale fonte (modestissima) di guadagno e desidero esporla per problemi legali.
Non ho creato una fondazione: questo è solo un “one-man-blog” utile soprattutto a me per continuare a studiare e diffondere un po’ di buona cultura sociale e di fitness amatoriale.
Chi sono e perché questo sito?
La risposta è nel significato delle 3 parole, più un messaggio… da sogno.
Ho provato ad impostare il nome di questo sito in italiano ma veniva fuori qualcosa di veramente strano e poco credibile; non per amore della lingua inglese, che peraltro ritengo necessaria per la comunità web e non solo, ma per opportunità di immagine ho scelto queste “words”.
“daddy, cioè “papà” in senso affettuoso: papà” sono io, un italiano ultra-sessantenne; ho due figli, entrambi professionisti ingegneri che lavorano a Milano. Mi sento, per l’età e per l’attività professionale applicata, di aver acquisito una discreta esperienza di vita che mi consente, con l’affetto e la disponibilità di “un buon papà-daddy” di dare consigli ai giovani
soprattutto, ma anche a chi è più in là con la vita e frequenta diligentemente una palestra. Sono stato donatore di sangue “occasionale” dal 1980 al 2008, schedato ADOS Lanciano dal 1993 ed iscritto all’AIDO;
doctor, sono un medico ospedaliero in pensione che nell’arco di 41 anni di studio ed applicazioni cliniche al servizio della salute in un Reparto di Chirurgia generale ha acquisito conoscenze di anatomia, fisiologia, patologia medica e
soprattutto di chirurgia, igiene, farmacologia, endocrinologia, dietologia, neurologia, psichiatria e medicina legale.
Sarebbe una cosa troppo deprimente se questa mia esperienza professionale finisse improvvisamente con il rapporto di lavoro ASL, perciò ho “convertito”, sotto il consiglio del caro Amico dgFabio il mio PowerPoint destinato agli Amici della palestra in qualcosa di più visibile e condivisibile, spero: ecco nato questo blog;
gym, mi fa piacere poter dire “vado anch’io in palestra“, (da fine luglio 2018 non più…per …) e questo dal 30 settembre 2000; a proposito, grazie a Roberto, il mio primo e prezioso trainer.
Cosa importante: in palestra si va con la testa e non con i piedi.
Da ragazzo e fino ai 18 anni sono stato un discreto sportivo agonistico a livello regionale (Lazio) di atletica leggera: salto in lungo (m. 6.85), triplo (13.48), terza staffetta (seconda curva) nei 4 x 100: il tempo non lo ricordo più.
Poi per problemi di studio universitari mi sono “seduto”, anche se in sala operatoria “lavoravo in piedi”.
Io la palestra la vivo essenzialmente come “terapia”, gradita, efficace, ragionata e voluta. E questo perché ho parecchi problemi di salute, per fortuna, o meglio per i geni dei miei genitori, non gravi al momento.
Ma le cose belle che cercavo e cerco tuttora da una bella seduta in palestra sono molteplici: le scopriremo nel nostro percorso, ma al momento dico solo che l’abbonamento alla palestra me lo pago con quello che risparmio in farmacia per le pillole per la pressione, per il colesterolo, un po’ d’insonnia e per i dolori lombari e qualche cruralgia.
La condivisione, la discussione e quindi per voi “riportare a casa” notizie e dati concreti e puliti, saranno per me una sicura gratificazione a sostegno di un impegno di onestà professionale e morale: dare cioè “dritte” che hanno una valenza di evidenza scientifica, cioè prove basate sulla efficacia.
Laddove la mia cultura evidenzierà un “buco nero”, ovvero imperfezioni o lacune piccole o grosse grosse, mi impegnerò diligentemente nello studio solerte ed attento del problema per offrirvi dati affidabili.
E’ chiaro che un sito come questo, spero interessante e dalle elevate pretese (!), quanto più è frequentato e vivace tanto più sarà utile nella dinamica della trasmissione delle esperienze, emozioni e risultati di apprendimento. Ed ovviamente anch’io mi sentirò, a seconda dei casi, discepolo o docente.
E poi?
I have a dream…anch’io. Il sogno non è quello che si sperimenta durante il sonno,
ma è il desiderio di andare
“oltre”, l'”altrove”
in cui vivere e realizzare… e poi verificare se realmente l’obiettivo è stato raggiunto.
Il mio messaggio da sogno, dicevo prima, è quello delle due animazioni della home del blog:
se chi frequenta la palestra è sano, forte e determinato e molti rientrano in questa situazione, perché non riflettere un po’ e pensare anche a chi magari queste esperienze al momento non le può condividere, o per storia clinica molto lunga o per accadimenti drammatici recenti?
Intendo riferirmi alla proposta di diventare donatore di sangue nella propria città, così come già è avvenuto per alcuni iscritti nella mia palestra, alcuni dei quali in fase di “arruolamento”.
Donare il proprio sangue è un gesto di profonda consapevolezza personale morale e di grande importanza sociale. I giovani, sani, generosi ed informati sono i candidati migliori per questo gesto di amore: ed è per questo che invito i nostri Amici, tra i quali ci sono già numerosi donatori, a prenotare un preventivo colloquio presso il Centro Trasfusionale AVIS – ADOS di riferimento per valutare la possibilità di un fattivo e programmatico “arruolamento”: perché chi dona sangue “deve stare bene” dal punto vista fisico, “fa star bene” gli Altri bisognosi e si vive un ritorno emotivo di gratificazione.
Grazie per l’attenzione che vorrete dedicare a questa categoria, la donazione di sangue, che fa parte integrante del blog.
Il grande Maestro e compositore Prof. Cicci (Francesco) Santucci, premiato a settembre 2009 con il “Frentano d’Oro” a Lanciano mi ha fatto gentile e prezioso dono di una sua stupenda ed inedita interpretazione alla tromba della nota canzone “That’s what friends are for” di Burt Bacharach, musica di sottofondo della mia home page. Il significato del titolo, “è per questo che ci sono gli amici” è un elemento fondamentale di questo mio lavoro.
Auguro buona navigazione e spero, buone emozioni.
AVVERTENZA di RISCHIO: sulla scorta delle linee guida emanate dal Garante della privacy il 25 gennaio 2012 (fonte) desidero informare o ricordare che esistono potenziali pericoli di esporsi/esporre in rete con la propria/altrui malattia, diventando involontariamente bersaglio di personalità inaffidabili con obiettivi inappropriati.
Carissimo, tu tra i primi, hai risposto positivamente a questi consigli: hai smesso di fumare, sei andato dal tuo medico di base (MMG), sei diventato prezioso donatore di sangue ADOS ed hai cominciato a fare del fitness, palestra e piscina. Bravo, bravissimo. Buon lavoro e buon prosieguo, ma a te il mio grazie per i tuoi preziosi consigli per il mio blog. Alla prossima, daddy.