processo metabolico deputato alla produzione di calore, ed ogni attività lo produce, richiedendo E.
La termogenesi dipende da fattori genetici, età, sesso, qualità e quantità del grasso corporeo, (vedi adipociti, grasso bruno), quantità di massa magra, peso corporeo, attività fisica e tipologia della dieta. Al riguardo, la termogenesi indotta dalla dieta, post-prandiale, deve valutare l’azione dinamico-specifica degli alimenti (A.D.S.) (°°), cioè la produzione di calore in funzione della qualità e quantità dei singoli costituenti.
Da aggiungere l’impiego di composti e molecole attive al riguardo, tipo farmaci (salicilati, paracetamolo, cortisonici) od alimenti, come la
caffeina e le molecole termoattive del thè (caffeina ancora, teofillina, teobromina(°)), guaranà e cacao (idem), arancio amaro e tante altre.
L’uomo è un animale omeotermo, cioè la temperatura interna dell’organismo, misurata con il termometro deve essere costante nell’ambito di un range contenuto, in rapporto alle influenze dell’ambiente esterno e dal calore prodotto dalle attività metaboliche, digestione, attività fisica, ecc.: ciò richiede un rilevante dispendio di energie e la sinergia fra i centri ipotaslamici dedicati, le vie nervose specifiche, i termorecettori periferiferici, cute muscoli, tassuto grassoso e gli ormoni adrenalina, nor-adr., glucocorticoidi, insulina, tiroxina.
(°) teobromina, theos=dio, broma=cibo: cibo degli dei.
(°°) detta T.E.F., in inglese, Thermic Effects of Food.
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