Maria Teresa Marinelli, il 6 maggio 2014:
Per me, L’Andare Oltre significa questo:
Oltrepassare i limiti dell’egoismo e degli orizzonti privati, per sfociare nello spazio del sociale, Superare l’oscurità e la confusione del momento per indirizzarsi verso una meta, verso una luce, magari sconosciute, ma presenti, anche se apparentemente lontane. Abbattere le barriere, talora sottili e impalpabili, talora vistose e massicce delle differenze, delle mille differenze tra uomini, da quelle di ceto, di censo, di cultura, a quelle di lingua, di religione e di razza e, infine, Ridurre se non Eliminare i vincoli della meschinità, mediocrità, falsità, che appesantiscono e tarpano le ali alla generosità , al coraggio e all’ingegno. Aggiungo che L’Andare oltre, significa per me, Cercare, (anche se non Trovare), una Soluzione ai mali che affliggono l’Umanità.
Stefano risponde:
splendida, profonda e morale riflessione. Ti ringrazio Maria Teresa per questo sensibile commento.
(la mia foto di metà febbraio ’14, é un omaggio ad un tuo Grande, Ricorrente e Storico Amore).
Maria Teresa replica:
Grazie a Te per l’apprezzamento lusinghiero nei miei confronti, e, soprattutto per il Tuo impegno nel Coinvolgimento e Sensibilizzazione degli interlocutori, nella difficile individuazione e ricerca del Bello e del Giusto.
Giuseppe Martino, l’8 maggio ’14:
L’Andare Oltre è il motore che dalla preistoria spinge l’Umanità a trovare la risposta ai propri bisogni.
S. risponde:
telegrafico ed essenziale giudizio, profondo nella sua ovvietà, base della sopravvivenza!
Grazie, Giuseppe.
Silvia Innocenti Fiorentino, l’8 maggio ’14:
Andare oltre non é morire: é l’unico modo di vivere da uomini veri. Costa, ma fortifica anche.
Gandhi andò sempre oltre. Perciò vive ancora nel cuore di tanti.
S. risponde:
Grazie anche a te Silvia per il flash morale della saetta del tuo messaggio. Così tu confermi la valenza dell’appropriato comportamento nel sociale e dell’educazione della Storia, creata non da piccoli esseri, ma da Giganti dalle grandi spalle. Un abbraccio affettuoso.
Manuela Fiorelli Di Giulio, l’8 maggio ’14:
Grazie Stefano per questo invito al tuo blog. Ho apprezzato molto le considerazioni e gli approfondimenti fatti sul
tema dell’Andare Oltre, che condivido. Per fortuna abbiamo la nostra mente che in momenti difficili trova uno spazio solo suo, dove possiamo rifugiarci e trovare conforto, aiutati anche con la pratica della meditazione e del solito cassettino nella nostra mente dove buttare le cose non gradite e dolorose che spesso la vita ci regala!
Se così non fosse, non so come potremmo (e parlo per me) vivere il quotidiano con fiducia. L’andare oltre è anche affidarsi e la fede aiuta molto, ci da la carica , la forza e la speranza nell’oltre!
Non riesco ad immaginare una persona senza la sua aura, la sua anima, la sua spiritualità personale, anche se non è sempre semplice averne consapevolezza e cercare di vivere tali doni senza farsi appiattire dalle difficoltà della vita che a volte portano in evidenza i nostri lati cattivi e materiali. Un abbraccio a te e …
Mandami anche altro materiale su cui riflettere quando ne hai. Manuela.
S. risponde:
Grazie, riflessioni sagge di una persona intelligente, credente e sensibile.
L’esperienza, l’intelligenza e la sopportazione sono armi proprie che acquistano in preziosità con la Fede e la Speranza: compagne generose del quotidiano, soprattutto nelle occasioni di disagio, conflitto e dolore.
Grazie per il tuo intervento, a presto.